Il bando sostiene l’innovazione delle imprese, dei liberi professionisti, delle associazioni professionali e delle società tra professionisti quale misura anticrisi per la ripartenza del sistema economico e produttivo del Veneto a seguito della pandemia da “Covid-19”.
Il bando assegna risorse per il finanziamento di interventi di “innovazione di processo” e di “innovazione dell’organizzazione” presentati da imprese, o di “innovazione o trasformazione digitale” presentati da liberi professionisti, associazioni professionali, società tra professionisti, operanti nel territorio della regione Veneto.
Le imprese richiedenti l’agevolazione devono rispettare i seguenti requisiti specifici:
A) essere regolarmente costituite, iscritte e attive nel registro delle imprese tenuto presso la Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura competente per territorio. Sono ammesse anche le imprese estere, purché aventi sede legale in uno Stato membro dell’Unione Europea e aventi almeno un’unità locale in Veneto regolarmente registrata nel repertorio economico amministrativo (REA).
A pena di inammissibilità, le società di capitali devono aver rispettato gli obblighi di
pubblicazione del bilancio previsti dagli articoli 2435 e 2478 bis del Codice Civile;
B) avere almeno un’unità locale situata in Veneto, risultante dalla visura camerale, in cui saranno realizzate le attività finanziate con il presente bando;
C) svolgere un’attività, principale o secondaria, appartenente alla classificazione “C – Attività manifatturiere” (da codice ATECO “10” fino a codice ATECO “33.20.09”). Alla stessa attività deve anche riferirsi l’intervento finanziato con il presente bando.
Secondo le definizioni richiamate al paragrafo 1, per le imprese sono agevolabili gli interventi di «innovazione di processo» e/o di «innovazione dell’organizzazione».
Gli interventi devono obbligatoriamente prevedere la realizzazione di investimenti innovativi, diretti ad aumentare il livello di efficienza e/o di flessibilità nello svolgimento delle funzioni aziendali, in grado di consentire la trasformazione tecnologica e digitale dell’impresa mediante l’utilizzo delle tecnologie abilitanti afferenti il piano Impresa 4.0 riportate nell’Appendice 1.
Al fine di dimostrare la riconducibilità degli interventi proposti alla finalità indicata, l’impresa deve presentare, unitamente alla domanda di agevolazione, il piano degli interventi dettagliato con le informazioni utili ad accertare le caratteristiche dell’iniziativa e la relativa conformità alle finalità del
bando.
L’intervento di «innovazione di processo» e/o di «innovazione dell’organizzazione» comprende le seguenti tipologie di spese:
- Servizi di consulenza per l’innovazione (consulenza esterna) di natura tecnica utilizzati esclusivamente ai fini dell’intervento d’innovazione;
- Costi delle conoscenze, delle competenze e dei brevetti acquisiti o ottenuti in licenza da fonti esterne alle normali condizioni di mercato e utilizzati esclusivamente ai fini dell’intervento d’innovazione;
- Costi di esercizio, relativi ai costi dei materiali, delle forniture e di prodotti analoghi, direttamente imputabili all’intervento d’innovazione e i costi accessori relativi all’ottenimento del finanziamento agevolato;
- Investimenti in beni strumentali nuovi, materiali e immateriali, compresi negli elenchi ministeriali relativi a “Industria 4.0” (Allegati “A” e “B” della Legge di stabilità 2017
- riportati in Appendice
2). Sono sempre esclusi i leasing o le locazioni finanziarie.
Le spese di investimento in beni strumentali materiali e immateriali, relativi a “Industria 4.0”, sono sempre sostenute in forma mista, ossia con un contributo a fondo perduto e con un finanziamento agevolato. Le altre spese sopra indicate sono sostenute solo con un contributo a fondo perduto.
Per la lettura approfondita del bando:
https://bur.regione.veneto.it/BurvServices/Pubblica/DettaglioDgr.aspx?id=450329