In collaborazione con lo Studio VM Partners Dottori Commercialisti e Consulenti del Lavoro Associati pubblichiamo la seguente notizia:
Diventa possibile comunicare all’Agenzia delle Entrate la rinegoziazione del contratto di locazione mediante modello RLI.
Come più volte segnalato, l’emergenza sanitaria da COVID-19 ha spinto in molte occasioni le parti dei contratti di locazione ad accordarsi per una riduzione del canone. A fronte di tale riduzione, non esiste un obbligo di registrazione, ma comunicare la riduzione del canone alle Entrate può essere “utile” anche ai fini delle imposte dirette.
Finora, per comunicare volontariamente all’Agenzia delle Entrate la riduzione del canone era necessario presentare il modello 69. Da ieri, invece, è possibile utilizzare il più agile modello RLI. A tale scopo, è stata modificata la sezione relativa agli “Adempimenti successivi” (quella relativa, per intenderci, alle annualità successive, nonché alla proroga, risoluzione o cessione del contratto, etc.), introducendovi la nuova fattispecie “Rinegoziazione del canone”.
Nel caso in cui le parti si accordino per ridurre o aumentare il canone, dunque, è possibile comunicare la rinegoziazione all’Agenzia delle Entrate presentando telematicamente il modello RLI. In questo caso, non sono dovute imposte né di registro né di bollo.
Nell’ipotesi di comunicazione di aumento del canone di locazione, l’accordo di rinegoziazione va registrato (entro 20 giorni) in quanto dà luogo a ulteriore liquidazione di imposta. Le somme dovute a seguito dell’aumento del canone di locazione vengono calcolate in autoliquidazione dai software insieme ad eventuali interessi e sanzioni e possono essere versate con richiesta di addebito diretto sul conto corrente del dichiarante, contestualmente alla presentazione del modello.